Saturday, October 8, 2011

Dizionario dell'arte: lettera D

DADAISMO
Il nome "dada", usato senza significato preciso, fu dato a un movimento "anti-artistico" internazionale attivo dal 1915 al 1922. Il centro principale di attività fu il Cabaret Voltaire di Zurigo, dove poeti, pittori, scrittori e musicisti con interessi simili si radunavano per partecipare ad attività sperimentali quali poesia astratta, rumore-musica, pittura automatica. Il dada rappresentò una violenta reazione all'altezzoso tradizionalismo dell'arte costituita: i suoi membri erano pronti a usare ogni mezzo nei limiti della loro immaginazione per stupire la borghesia. Tipico prodotto dada è il ready-made, un prodotto ordinario tolto dall'oggetto originario e messo in mostra come opera d'arte. Il movimento dada, con il suo culto per l'irrazionalità, preparò il terreno per l'avvento del surrealismo negli anni Venti.


DECADENTISMO
Il Decadentismo ebbe origine in Francia e si sviluppò in Europa tra gli anni Ottanta dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento.
Trova un corrispettivo nella corrente artistico-architettonica che prese nomi diversi a seconda del paese in cui fiorì: Liberty in Italia, Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania.
Il Decadentismo rappresenta una reazione decisa agli aspetti ideologici, morali e letterari del Positivismo. Fu l'esasperazione di una delle due tendenze del Romanticismo, quella rivolta alla contemplazione di un mondo di mistero e di sogno, all'espressione di un soggettivismo estremo, mentre il realismo e il verismo ne avevano sviluppato la tendenza oggettiva. Decadentismo è il termine utilizzato in pittura per indicare la scuola dei simbolisti e di tutti gli altri artisti che rappresentavano soggetti artificiosi e strani.
Il periodo che segna la massima espressione del decadentismo è il ventennio a cavallo tra la fine del diciannovesimo secolo e gli inizi del ventesimo.
Il decadentismo è fortemente legato alle correnti letterali e culturali di estetismo e simbolismo.
Fra i più famosi, Ensor e Munch.


DIPINTO
Contrariamente ai luoghi comuni che associano il termine "dipinto" a "disegno, opera", il DIPINTO è una composizione pittorica costiutita da due tavole:
le tavole, precedentemente dipinte, vengono legate tra loro ("incernierate") in modo da potersi aprire e chiudere come un libro.


DIVISIONISMO
Il divisionismo è un movimento artistico italiano di fine 800. Le linee guida del movimento derivano dal Pointillisme (puntinismo) francese di Seurat e Signac che si basa sulla scomposizione del colore nei suoi elementi di base, rifacendosi alle ricerche ottiche sulla luce ed il colore di Chevreul.
Il divisionismo nasce quindi dalla rielaborazione di questi concetti teorici fino a raggiungere la seguente definizione:
"IL DIVISIONISMO RIPRODUCE LE ADDIZIONI DI LUCE MEDIANTE UNA SEPEARAZIONE METODICAMENTE MINUTA DELLE TINTE COMPLEMENTARI"
Il trampolino di lancio per il divisionismo fu la Prima Triennale di Milano del 1891, dove il critico e artista Vittore Grubicy de Dragon ne fu il principale esponente. Altri interpreti di questo movimento sono Previati (che scrisse un libro per spiegare questa tecnica, dal quale viene tratta la definizione del movimento), Segantini, Morbelli, Pellizza da Volpedo e Nomellini.
Il divisionismo trova applicazione in soggetti naturalistici e simbolisti e viene applicato anche per temi sociali.
Il movimento rimane attivo fino alla metà del 900, influenzando notevolmente lo sviluppo della successiva corrente artistica (il Futurismo), la quale utilizza il concetto di scomposizione del colore per rappresentare al meglio la simultanea realtà.

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